CAMPOBELLO e CASTELVETRANO sono legati dal più grande Parco Archeologico europeo:quello di Selinunte e CavediCusa
Cave di Cusa è il sito archeologico dal quale la colonia dorica di Selinunte estraeva i blocchi dai quali sono stati eretti ben 7 templi (A, B,C,D,E,F,G).
Le città di Campobello e Castelvetrano hanno in comune anche la “ STRADADELLAPIETRA”, che altro non sarebbe che il percorso che consentiva di condurre il materiale estratto dalle Cave di Cusa alla città di Selinunte. Purtroppo, non essendo ancora state riscontrate delle evidenze archeologiche, “LA STRADA DELLA PIETRA” deve essere ancora scoperta.
Oggi, per individuare il percoso, ci si basa su delle supposizioni e su quanto trascritto dal monaco domenicano Tommaso #Fazello che, nel proprio manoscritto“De rebus Siculis decades duae”,
individua le:“tre cave antichissime di pietra, donde furono cavate le pietre per edificare “ i templi di Selinunte.
Fazello, descrivendo le Cave di Cusa, le colloca: “verso Ponente (a) sei miglia discosto in un luogo chiamato Saracinamente Ramussara, d’onde si cavorono quei grandissimi sassi, e quelle stupende colonne, che serviron poi per sostentare i Tempij, e gli altri edificij per ornamento della città. E si vedono quivi anchora molte rovine, et anticaglie di colonne grandissime, le quali non sono ancora state cavate, e non danno minor maraviglia a’ riguardanti, che si dia la stessa citta.”
Continuando nel proprio manoscritto il Falzello ci informa che:
“La strada anchora, che andava da questa cava alla citta, dove hoggi non son se non selve, e piena di pezzi di colonne grandissime, le quali cadevano a chi le portavano, e son di molto diletto a chi le mira.”
Di rocchi di colonna, ai quali sembra far riferimento il Fazello, ne è rimasto visibile solo uno che si trova in direzione est, rispetto alle Cave di Cusa, e che sembra quasi indicare la direzione che i percorrevano i selinuntini.
Con Paolo Buffa abbiamo percorso una strada, sarà quella giusta???
Non lo sappiamo, ma approfondiremo sicuramente l’argomento .
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